Quando l’amore diventa ossessione?

di Valentina Cervelli 2

Quando l’amore diventa ossessione? C’è una canzone che recita questa frase “si può amare da morire, ma morire d’amore no”. Ecco, è questo il limite, in attivo ed in passivo, che segna il momento in cui il sentimento diventa qualcosa di sbagliato dal punto di vista psicologico.

Quando l’amore smette di essere un sentimento positivo, incomincia a far male, in tutti i sensi. Se l’ossessione è attiva, nella maggior parte dei casi abbiamo dei problemi di stalking, violenza domestica, una possessività non sana. Se è passiva abbiamo depressione, senso di abbandono, tentativi di suicidio. Purtroppo nonostante la sua bellezza, l’amore è come un’arma a doppio taglio che le persone devono imparare a gestire. Ovviamente alla base di tutto vi è anche un carattere debole ed un’autostima problematica che portano l’ossessionato alla violenza o al nichilismo più totale.

Si dovrebbe puntare ad aiutare le persone a riconoscere il problema ed a cercare aiuto. Le conseguenze possono essere disastrose. Sia se la persona fa del male a se stessa, ancor di più se il suo target diventa l’altra persona. Un percorso di tipo piscologico/psichiatrico è necessario per riportare la persona ad avere un contatto con la realtà e reagire. Non si può pensare di abbandonare la situazione a se stessa. E’ l’equivalente del mettere nelle mani di una persona instabile una pistola carica. Non è di certo la scelta più savia. E’ importante rimanere con i piedi per terra, e cercare aiuto. Bisogna capire o aiutare a capire che l’ossessione non è un amore sano da perseguire.

Photo Credit | Thinkstock

 

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