Abbiamo parcellizzato le nostre giornate tra lavoro, palestra, spesa, aperitivo. E con doti da funambolo, ci districhiamo in rocambolesche routine, soprattutto se single.. Se i nostri impegno ci gratificano, dall’altro ci stremano..al punto da arrivare al sabato mattina stanchi, sfiniti.
E così nel weekend s’invera il miracolo, finalmente si ha tempo per rilassarsi, divertirsi, trascorrere momenti con se stessi e con gli amici. Questa “regola” è valida per chi non ha vincoli familari o di coppia e si tratta realmente di uno spazio di totale libertà. Ma attenzione, tale inebriante sensazione, può avere degli effetti collaterali.
Spiega infatti Paolo Moderato, presidente dell’Istituto Europeo per lo studio del comportamento umano (www.iescum.org):
Ti capita mai di ripartire il lunedì più stanco di prima? Succede quando vivi questi due giorni come una costrizione: dato che tutti fanno qualcosa di divertente, ti senti obbligata a seguire il loro esempio e finisci per esagerare.
E così succede anche che ti ritrovi ad accettare controvoglia un invito in montagna e questo accade solo perché tutti nel weekend, fanno qualcosa di ‘diverso’. Oppure per “abulia” e pigrizia, decidi di rinunciare al fine settimana fuori città e ti maceri dopo, rimuginando a quello che ti sei perso. E così il risultato desolante è quello di ritrovarsi domenica sera stanchi e insoddisfatti. Cosa fare allora? La soluzione ce la dà il libro La goodenought society di Paolo Magrassi, edito da Franco Angeli:
Cerca di seguire la filosofia del “good-enough” o del “less is more”, che significa cercare una via di mezzo tra pigrizia e iperattività. La domanda giusta da porsi il venerdì è: “Di che cosa ho bisogno nei prossimi giorni per stare bene?”.
Chi può dirlo, magari la risposta sta proprio nel leggere l’ultimo bestseller. Se però scopri di aver voglia di un weekend davvero speciale…prova a riformula diversamente le tue priorità, anche quelle a cui pensi di poter fare a meno.