Quando lo shopping diventa una droga

di Redazione 1


Lo Shopping Compulsivo è un disturbo molto frequente nella nostra società ed è caratterizzato dall’impulso irrefrenabile e urgente all’acquisto, da una tensione crescente che trova sollievo solo all’atto del comprare qualcosa. Chi soffre di questo disturbo, trascura o sottovaluta le conseguenze negative di questo atteggiamento, sia per quanto riguarda l’aspetto sia finanziario sia psicologico. 

Fare shopping in maniera compulsiva può essere un metodo per placare l’ansia e ritrovare una maggiore autostima, gratificandosi con degli oggetti, come ad esempio scarpe o vestiti, ma anche libri, dischi, soprammobili, ecc. Solitamente le donne sono più propense a scegliere capi di abbigliamento o prodotti per la bellezza. Gli uomini invece sembrano più legati all’acquisto di oggetti da utilizzare come status symbol, come automobili, cellulari di ultima generazione e apparecchiature tecnologiche.

L’impulso all’acquisto non è la causa, ma la conseguenza di un disagio personale.
I più esposti a questa linea di comportamento sono le persone che soffrono di solitudine e con scarsa autostima, oltre che a personalità narcisistiche o istrioniche. Ad esempio, molte donne si illudono di poter esser ammirate e di acquisire maggiore sicurezza di sé grazie ad un vestito. In altri casi, invece, si spende all’eccesso per realizzare un sogno, come la creazione ossessiva di una casa-rifugio in cui tutto dovrà essere perfetto.

Come per tutti i tipi di dipendenza, come ad esempio per la droga o per il gioco d’azzardo, è difficile cambiare il nostro comportamento e interrompere la spirale delle spese incontrollate. 

Per capire se cominciano a soffrire di questa patologia, dobbiamo fare molta attenzione ad alcuni segnali:

1) Spendiamo più soldi di quanto possiamo permetterci o comunque in modo sproporzionato rispetto alle nostre reali possibilità economiche.
2) Gli acquisti si ripetono più volte nell’arco di una settimana o comunque a distanze ravvicinate
3) Una volta comprati, non usiamo più li oggetti acquistati: la nostra gratificazione nasceva dall’idea di entrarne in possesso, non dalla voglia di usarlo.
4) Se non compriamo l’oggetto, veniamo colti dall’ansia o dalla frustrazione
5) La dedizione allo shopping rappresenta una nuova abitudine
rispetto al passato e diventa un modo di occupare il proprio tempo sempre più frequente

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