Quanto incide il caldo sull’umore? Molto, a seconda delle persone e dell’intensità dello stesso poi la situazione rischia di degenerare molto più in fretta di quel che si pensa. E’ quindi consigliato, quando si arriva nel periodo dell’anno più caldo, imparare a prendere precauzioni.
Non è un luogo comune, per quanto vorremmo fosse vero. Come ci conferma, tra l’altro, il prof. Roberto Pani, docente di Psicologia Clinica all’Università di Bologna:
Il caldo scalda i circuiti cerebrali che possono portare ad un’incapacità di orientarsi dal punto di vista spazio-temporale seppur momentanea, e ad una difficoltà di connettere idee e pensieri. Le persone fanno fatica a connettere le idee e a letteralmente organizzarsi la vita perché sono insofferenti. Sembra banale, ma è così.
Bisogna tenere da conto del fatto che generalmente il caldo può causare abbassamenti di pressione arteriosa e agitazione psichica legata a scompensi vascolari. Se poi a tutto questi ci si aggiunge un’alimentazione errata, caratterizzata dall’assunzione di troppe calorie e da difficoltà digestive, il quadro che si viene a presentare è decisamente più tragico di quello che dovrebbe essere. Incontrano molti problemi anche coloro affetti da ansia o da disturbi collegati ad essa o molto emotive.
La soluzione? Mantenere la calma, rimanere idratati e reintegrare i sali minerali persi con la sudorazione. Mangiare molta frutta fresca e verdura di stagione e tentare di mantenere un ritmo sonno-veglia normale sono le regole base da rispettare per evitare di divenire troppo insofferenti e uscire vivi (sotto ogni punto di vista) da un periodo psicologicamente pressante.