Le rage room sono utili contro lo stress? Si può dire che siamo cresciuti con il mito che spaccare tutto possa aiutare a calmare i nervi. È davvero così? Vediamo di capirne un po di più.
Spaccare tutto in sicurezza
Generalmente fare attività fisica viene considerato un modo efficace per sfogare lo stress e in qualche modo gestire meglio la rabbia. Le rage room consentono di ottenere lo stesso risultato, ma letteralmente spaccando tutto.
Immaginate di avere a disposizione una stanza con bottiglie, vecchi elettrodomestici e poter rompere tutto con un piede di porco o una mazza. Se lo facciamo a casa ci troviamo a piangere lacrime amare pensando ai danni. Professionalmente e legalmente, nonché in sicurezza, possiamo farlo proprio dentro le rage room. Stanze della rabbia attrezzate in maniera adeguata che danno modo, previo pagamento, di poter distruggere qualsiasi cosa.
Parliamo di contesti insonorizzati e di materiale appositamente inserito. Chi nasce fuori racconta di sentirsi meglio ma gli scienziati dibattono ancora sulla loro efficacia. Di solito una sessione base all’interno di una rage room dura 15 minuti. Può essere più lunga a un costo superiore e in base al numero di partecipanti. Di solito viene messa di sottofondo della musica metal ad alto volume capace di coprire sia i rumori delle cose che si spaccano che le urla delle persone.
Ovviamente tutto è controllato attraverso telecamere affinché si possa intervenire nel caso qualcuno diventi troppo aggressivo. Storicamente si può collocare la nascita delle rage room al 2008, quando a Tokyo venne aperto un locale che consentiva per sfogare lo stress di rompere tazze e piatti.
Chi usa le rage room di più?
C’è chi spesso prova questa esperienza per curiosità: altri proprio per sfogare lo stress. Più in generale tutti comunque dicono di sentirsi più rilassati. Curiosità statistica: la maggior parte dei clienti delle rage room è donna, che trova in questa soluzione uno sfogo migliore per la propria rabbia.
Forse temendo il giudizio degli altri nel caso in cui perda le staffe. Di certo questo approccio antistress nel corso degli anni ha visto il suo apprezzamento salire. Anche se, ulteriore curiosità, difficilmente le persone tornano più di una volta.
Secondo gli esperti il vero problema di questo approccio alla rabbia è che la soddisfazione trovata sia temporanea e non in grado di perdurare sul lungo periodo. Diventando in qualche modo essa stessa fonte di stress rendendo più persistente la rabbia in alcune persone.
Riassumendo: questo approccio non deve intimorire. E provare non fa di certo male. Ma per gestire la rabbia è meglio puntare soprattutto su terapie di tipo comportamentale.