Come rendere più gentile la gente intorno a te

C’è un sol modo per rendere più gentile la gente intorno a te: essere più dolce tu per primo. Questo non sempre è facilissimo da mettere in atto. Motivazione per la quale oggi condivideremo con te dei piccoli trucchetti ai quali dare vita per rendere le persone che ti gravitano intorno più gentili per ottenere un rapporto più soddisfacente con loro.

Il primo presupposto da quale devi partire in questo caso è quello che “quel che dai ricevi”.  Predisporti in modo più tranquillo nei confronti di colleghi, parenti ed amici farà si che loro stessi si sentano “costretti” in qualche modo a comportarsi allo stesso modo, evitando conflitti o comportamenti sgarbati. Potrà sembrare molto semplice  ma è una delle basi sulle quali fondare il proprio comportamento. E’ comportarsi con gli altri come ti comporteresti con te stesso il segreto del riuscire nel rendere le persone più gentili.

Altri due punti, che vogliamo esporti insieme sono fondamentali: l’esprimere gratitudine ed evitare i giudizi. Sono due atteggiamenti che vanno a braccetto perché entrambi portano le persone attorno a te a sentirsi valutate positivamente. E questo di solito porta ad un comportamento migliore da parte loro, che ovviamente si rifletterà anche nel modo nel quale si approcciano nelle relazioni interpersonali.  Cerca poi di metterti un pochino nei panni degli altri, magari evitando di essere troppo cinico o critico senza motivo. Tali comportamenti inaspriscono eventuali conflitti: solidarietà e comprensione fanno scaturire gentilezza. Ed è questo quello che tu stai cercando di fare: rendere più dolci e gentili gli individui con i quali sei costretto, per diverse dinamiche, a rapportarti.

Attenzione, si tratta di un discorso valido anche per i componenti della propria famiglia. Consiglio finale ed in qualche modo più importante perché valido in ogni caso: non dare nulla per scontato, mai. E’ apprezzando davvero realmente le persone che loro si sentiranno benvolute e quindi più inclini alla dolcezza.

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