Alla ricerca della felicità sulle orme, quasi sempre, di un cogli l’attimo fuggente o sogna ad occhi aperti un futuro roseo. E il passato, dove collocarlo in questo percorso?
Un suggerimento utile arriva da un recente studio pubblicato sulla rivista Personality and Individual Differences, a cura di un’équipe di ricercatori afferente alla San Francisco State University.
A quanto pare, volgersi al proprio passato con uno sguardo positivo rende più felici. Il tutto, ovviamente, procede attraverso il ricordo. Ricordo che deve focalizzarsi quasi esclusivamente sui momenti belli vissuti, sulle emozioni degne di essere ricordate e che spesso invece cadono nella polvere, appesantite dai brutti ricordi e dalle cicatrici dell’anima.
Ricordare solo gli sprazzi di vita vissuta positivi: facile a dirsi ma a farsi? Quanti di noi non cadono invece nella trappola del rimorso, dei dolori ormai superati che continuano chissa poi perché ad angosciarci, degli sbagli che potevano essere evitati, di quella scelta non abbastanza soppesata?
La personalità ha il suo impatto nel modo di guardare alla nostra vita. Alcune persone, spiegano gli autori, sono più felici perché hanno una visione del passato in chiave positivamente nostalgica piuttosto che farsi affliggere, come tante altre, da pensieri negativi e rimpianti.
Il dottor Howel, uno dei coordinatori della ricerca, che ha coinvolto un campione di 750 persone, spiega che per essere felici è utile dunque riassaporare vecchi e bei ricordi oppure riformulare le esperienze dolorose del passato in una luce positiva.
La personalità, come confermato da numeri studi sull’argomento, è un fattore che incide fortemente nel sentirsi o meno soddisfatti della propria vita.
La prospettiva temporale, nello specifico, è un concetto atto ad identificare se un individuo vive orientato verso il passato piuttosto che verso il presente o il futuro.
I lunatici, nevrotici ed emotivamente instabili pensano al passato con angoscia, al contrario gli estroversi, energici e loquaci si rivolgono con positività al percorso già compiuto.
[Fonte: “Seeking happiness? Remember the good times, forget the regrets”, San Francisco State University]
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