L’inverno può diventare un vero e proprio nemico. Il freddo, i disagi, il buio, le influenze che corrono sono solo alcune delle cause che possono portare i soggetti più deboli a soffrire della cosiddetta depressione invernale. È proprio per questo che si possono adottare una serie di rimedi per combattere questa patologia che porta il nostro umore a manifestare dei sintomi depressivi.
Negli ultimi anni è diventata molto importante la light therapy. Si tratta di una pratica molto diffusa nel Nord Europa che attraverso l’uso di specifiche lampade riesce a migliorare l’umore dei soggetti che si trovano “al buio”. Il freddo invernale, le giornate uggiose non permettono di vedere molto la luce del sole e non consentono di godersi lunghe passeggiate in città. Ma attraverso questa terapia e la volontà di uscire lo stesso cercando di partecipare ad eventi e manifestazioni creative si può combattere la depressione e non restare soli.
Proprio per sconfiggere la solitudine, tra i rimedi consigliati dagli specialisti c’è anche quello di praticare un’attività sportiva. Impegnarsi in un’attività fisica permette di ristabilire l’umore attraverso la produzione di endorfine. Sono consigliatissimi, ad esempio, sia lo yoga che la meditazione. Non è importante scegliere uno sport in particolare, bensì trovare la voglia di apportare benessere al proprio fisico e alla propria mente.
Per quanto riguarda i rimedi naturali, è importante bere caffè. Infatti, una recente ricerca ha dimostrato che le donne che fanno uso di bevande con caffeina si ammalano di depressione con maggiore difficoltà. Inoltre, è importante anche far aumentare la serotonina, l’ormone che coinvolge l’umore, facendosi coinvolgere in massaggi rilassanti che possano abbattere lo stress e le preoccupazioni. Per combattere la depressione stagionale è fondamentale anche l’alimentazione. Se conduciamo una dieta basata su vitamine, minerali e alimenti sani si possono rigettare stress e stanchezza. Possono aiutare anche il ginseng, la pappa reale e la lavanda.
Foto Credits | David Blackwell su Flickr