Il sesso fa bene se fatto bene. I vantaggi di una sana vita sessuale sono stati esplorati da numerosi studi. L’ultimo, in ordine d’arrivo, ma non certo d’importanza, è stato curato da un’équipe di ricercatori afferente allo State Hospital di Boston negli Stati Uniti. Gli autori hanno esaminato ulteriormente la relazione ormai nota, e di cui parlavamo appena qualche giorno fa, tra la luce solare e l’aumento della libido. D’estate i raggi solari aumentano la produzione di vitamina D e ci fanno sentire meglio, più vitali. Pensate che i livelli di testosterone arrivano quasi a raddoppiare. Quali vantaggi porta fare più sesso nello specifico sul benessere psicofisico?
Un’altra équipe di ricercatori, stavolta israeliani, ha esaminato i benefici di rapporti soddisfacenti che terminavano con un orgasmo in un campione di donne, scoprendo che erano meno depresse rispetto a chi non faceva sesso regolarmente o comunque non ne otteneva la stessa fonte di piacere. I vantaggi non sono solo sull’umore perché lo stato d’animo, ormai lo sappiamo, è a dir poco strettamente collegato alla salute fisica, nello studio specifico ad un 30% di probabilità in meno di soffrire di malattie cardiache. Come sottolinea la dottoressa Lisa Turner, terapista sessuale che ha coordinato la ricerca:
Una possibile spiegazione di questi risultati è che queste donne possono sentirsi depresse, il che è collegato a un rischio più elevato di attacco cardiaco. Le endorfine rilasciate durante il sesso possono inoltre neutralizzare gli ormoni dello stress nel corpo, che sono a loro volta collegati a malattie cardiache.
Ma non si era sempre detto che il sesso affaticava, in soggetti già a rischio, il cuore? In parte è così, spiega il dottor Graham Jackson, cardiologo al London Bridge Hospital, ma
si tratta di un rischio molto basso, rappresenta meno dell’1 per cento di tutte le morti. I rischi per il cuore legati al sesso aumentano invece se si è in sovrappeso, si superano i 50 anni e, soprattutto, nel caso di relazioni extraconiugali. Questi fattori rappresentano il 75 per cento degli attacchi di cuore legati al sesso, il 90 per cento dei quali verificatisi in uomini molto più anziani delle loro partner.
[Fonte: Agi Salute]