Quest’anno, secondo quanto affermato più volte da numerose indagini e statistiche, molti italiani non sono andati in vacanza a causa della crisi economica che spinge a tagliare su quello che viene ritenuto, spesso a torto, superfluo, come un soggiorno, seppur di pochi giorni, per dedicarsi al riposo più totale, a staccare la spina e rilassarsi completamente. Molti hanno fatto vacanze da talpa, facendo finta di partire, ma in realtà rimanendo a casa in incognito e millantando esperienze in posti da sogno per reggere il confronto con conoscenti e colleghi, fenomeno che abbiamo visto essere più comune in provincia, dove il senso di approvazione sociale è più radicato e forte. Per chi è partito e sta per rientrare, specialmente se le ferie sono durate poco, appena una settimana, in agguato c’è la sindrome da rientro.
Un malessere causato spesso dall’impatto troppo brusco con il ritorno alla realtà ed alla frenesia dopo il dolce far niente dei giorni di vacanza. Gli esperti consigliano alcuni piccoli stratagemmi per tornare con il sorriso, questo è facile, e mantenerlo, questo è già più complicato:
- Anche se la vacanza è durata pochi giorni, è meglio anticipare sempre il rientro di un giorno e non tornare giusto in tempo per cambiarsi e ritornare a lavoro. Prendetevi 24 ore di pausa a casa per riordinare la valigia, sbrigare le commissioni, fare la spesa, mettere a posto le foto ed assaporare con calma tutti i benefici sull’umore che vi ha lasciato la villeggiatura o un viaggio.
- Iniziare lentamente è la chiave per non smarrire in un solo giorno dal rientro tutti i vantaggi di un periodo di riposo. Andate a dormire presto la sera prima del rientro a lavoro, concedetevi una tisana rilassante e pensate già al prossimo momento di stacco, che si tratti di un semplice fine settimana o di un solo giorno libero, aiuta a smorzare il magone che prende al pensiero di dover aspettare un altro anno prima di rilassarsi nuovamente.