E’ un problema molto più frequente di quanto si pensi. È sicuramente imbarazzante per i “poveri” maschietti parlarne con un medico, ma anche nell’intimità con la propria partner. Chiunque soffrirebbe di non poter soddisfare il piacere della propria compagna tra le morbide lenzuola della propria camera da letto. Ma il consiglio che viene dato è proprio quello di consultare un medico. Secondo i dati, più di un italiano su 10, il 13% degli uomini, soffre di disfunzione erettile. Ma per tutti coloro che hanno ancora delle riserve e sono troppo timidi per affrontare il proprio medico faccia a faccia, arriva in aiuto un sito internet ricco di informazioni e servizi utili per affrontare il problema: www.lillyandrologia.it.
Effettuando la registrazione al sito, il “paziente” avrà accesso ad una vasta gamma di servizi, informazioni, servizi e link che gli permetteranno di essere sempre aggiornato con brochure informative per i pazienti, accesso al servizio di informazione medica Lilly, ricerca bibliografica e aggiornamento sui prossimi eventi. Dal portale si può leggere come la disfunzione erettile non debba essere sottovalutata.
Innanzitutto, il parlarne con il medico e con il proprio partner è il primo passo per risolvere il problema. Infatti, il confronto con può agire efficacemente sul ridurre l’ansia che questa condizione spesso genera. Inoltre, la disfunzione potrebbe risultare il segnale di altre patologie gravi, come le malattie cardiovascolari o il diabete. Dal portale si apprende che:
“Fino a 20 anni fa si pensava che la disfunzione erettile fosse esclusivamente legata a problematiche psichiche. Oggi sappiamo che stiamo parlando di un sintomo riconducibile nel 70-80% dei casi a una condizione medica a cui si sovrappone, nelle maggioranza dei casi, anche una condizione psicologica. Essendo un sintomo, non va trascurato: bisogna affrontare il problema per giungere a una diagnosi che può individuare patologie molto frequenti nella popolazione, e che rappresentano importanti fattori di rischio per la salute generale.”
Insomma, l’importante è stare tranquilli ed è bene contattare un medico, ricordando che stiamo parlando di un sintomo che può nascondere patologie importanti e per questo è importante fare una diagnosi.