La crescente popolarità dei social network ha portato grandi esperti (e semplici utenti) a confrontarsi sul rapporto che intercorre tra queste nuove forme di comunicazione e l’autostima di chi ne fa uso. Facebook, Twitter, MySpace e tutti gli altri aiutano o ledono la nostra autostima?
Quanti paventano l’azione benefica dei social network dichiarano che lo sforzo degli utenti per creare il proprio profilo, e per gestirlo successivamente sia un ottimo esercizio per l’autostima. Doversi descrivere, scegliere le proprie immagini da condividere con altri utenti, comunicare ciò che facciamo attraverso il nostro status costituirebbero infatti piccoli gesti che ci aiutano ad accettarci e a presentarci agli altri. I sostenitori della tesi avversa puntano invece il dito contro le pratiche sopra descritte dichiarando che permettono l’evasione dalla vera natura dell’utente, che è così libero di mostrarsi nel modo in cui vorrebbe essere piuttosto che nel modo in cui realmente è., il che di certo non gioverebbe all’autostima.
Il confronto con gli altri utenti costituisce, a detta dei sociologi, uno dei punti cardine del rapporto tra social networking e autostima. L’immagine di noi che tanto abbiamo faticato a costruire per il nostro pubblico (gli altri membri del network) si dovrà infatti prima o poi confrontare con ciò che il pubblico dice e mostra di noi, attraverso commenti, foto, video e altri elementi di cui siamo protagonisti. Ecco allora che le foto (magari di qualche chilo e anno fa) che abbiamo attentamente selezionato possono essere smentite, con nostro sommo orrore, da una foto di noi pubblicata da altri, come un nostro status può essere deriso o, ancor peggio, ignorato. Ciascuno di questi confronti con la “realtà” proposta da altri utenti costituirebbe un tassello del percorso formativo che ci porta ad accettare noi stessi e ad aumentare la nostra autostima.
Dalla capacità di ciascuno di noi di sapere gestire questi strumenti dipende quindi l’effetto che i social network hanno sulla nostra autostima.