Paura di diventare poveri. Questa sarebbe la prima causa che avrebbe portato un aumento dei casi di suicidio in Europa e nel mondo nell’ultimo decennio. A parlarne, sono stati tutti gli esperti di salute e di psicologia, in stretta relazione con gli esperti di economia, che stanno analizzando di quanto è stato l’incremento dei casi di suicidio tra il 2007 ed il 2009, in età lavorativa.
Tutti i ricercatori uniti di Europa e di Stati Uniti d’America, hanno analizzato la casistica di tutti i suicidi riportati dalle Forze dell’Ordine, e su 9 Paesi di 10 Paesi che sono stati presi in esame, c’è una oscillazione che va dal 5% al 17% di casi di suicidio a causa della paura di diventare poveri.
I risultati sono spaventosi e soprattutto riguardano persone che erano state vittime ad un lascito temporaneo del lavoro, spesso con famiglia e che non sono riuscite a superare psicologicamente l’idea di essere senza lavoro, oppure di essere senza un sussidio di disoccupazione oppure una cassa integrata.
I dati che sono stati forniti anche dalla OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), hanno dimostrato anche che solo in Austria c’è stata una bassa fobia di povertà, mentre nel resto d’Europa, i cittadini sembrano essere stati presi più volte dalla mania di suicidarsi.
Effettivamente, la problematica va a crearsi, considerando che nei prossimi 4 anni, l’esposizione di questi Paesi alla disoccupazione, potrebbe essere abbastanza alta e quindi i casi potrebbero aumentare a dismisura.
Tra i ricercatori, sono significative le parole del dottor David Stuckler, che ha dichiarato:
“C’è stata una completa inversione rispetto a prima della crisi: i suicidi erano in calo ma poi cominciò a crescere il numero dei casi in quasi tutti i paesi europei in esame. È quasi certo che questi aumenti sono legati alla crisi economica”.
L’altra faccia della medaglia vuole che al suicidio soprattutto nel Mezzogiorno, si sostituisca l’attacco di cuore, ma questa è un’altra storia.
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