In periodo estivo, per chi si riesce a concedere una vacanza al mare è giusto parlare di qualche pratica svolgibile proprio nelle località turistiche italiane. Oltre a parlare del bene del sole e dello iodio che ci offre il mare, con la sua acqua salata, oggi parliamo anche di talassoterapia. Chiariamo prima di tutto le idee per chi ancora non avesse chiaro il tipo di terapia.
Si tratta di una metodica conosciutà già dagli antichi tempi perchè il nome deriva dal greco thalassa che vuol dire mare e terapia che vuol dire trattamento. Però la storia vera del trattamento come inteso oggi parte nel 1700 grazie al medico di origini inglesi di nome Richard Russel. Con questa terapia oggi (molto amata), il mare viene sempre più visto come fonte di bellezza e benessere grazie all’insieme di oligo-elementi minerali e vitamine indispensabili che l’organismo di ognuno accetta di buon grado.
Nella talassoterapia ci sono diversi trattamenti uniti tra loro. In primis c’è il bagno che deve essere fatto alle giuste temperature e che permette lo scambio osmotico tra ambiente marino e corpo umano. Poi si passa ad un livello epidermico, dove tutti gli elementi marini uniti al tessuto linfatico attraversano i nostri vasi sanguigni portando benessere alla circolazione. Oltre a questo, ogni immersione favorisce l’aumento del tono muscolare.
Quetro trattamento è consigliato soprattutto a chi ha avuto disturbi organici oppure a chi ha la necessità di rinvigorire il proprio organismo. Il bello è che seguire questo tipo di terapia potrebbe portarci in autunno ad essere tutti in ufficio rigenerati più del solito dalla vacanza estiva.