I tic sono estremamente diffusi tra i più piccoli, colpiscono, infatti, 1 bambino su 5. Si tratta di manifestazioni nervose e crescendo possono creare qualche disagio, tuttavia, secondo una ricerca spagnola pubblicata sulla rivista “Pediatric Neurology”, non bisogna drammatizzare, con il tempo infatti, questo fenomeno tende ad attenuarsi.
I tic sono dei piccoli movimenti involontari che si ripetono con una certa frequenza. Come spiega la neurologa Esther Cubo dell’ospedale di Burgos:
I tic sono il disturbo motorio su base neurologica più frequente fra bambini e ragazzi, ma non devono preoccupare. Non sappiamo ancora che cosa li provoca, ma di certo sono coinvolti i gangli cerebrali della base e la corteccia motoria: si suppone che ci sia un deficit della soppressione dei movimenti involontari e attraverso risonanze magnetiche funzionali è stato possibile capire che alcune aree cerebrali di chi soffre di tic sono iperattive o, al contrario, non si “accendono” quando dovrebbero per eliminare i movimenti involontari.
La maggior parte dei tic sono del tutto innocui, nonostante possano creare un certo imbarazzo e stando ai dati circa il 17% dei bambini in età scolare ne è colpito. Lo studio, che ha preso in esame sia i tic verbali che motori, ha coinvolto più di mille bambini delle scuole elementari e medie di una provincia spagnola. Sino ad oggi si credeva che i tic fossero un fenomeno episodico, tuttavia, come dimostra la ricerca, tic leggeri e quasi impercettibili sono invece abbastanza comuni nei bambini.
Dai risultati dello studio, inoltre, è emerso come la presenza dei tic aumentasse sino al 20% nei bambini con problemi di apprendimento delle scuole speciali. I maschi sono maggiormente colpiti, il 9% contro il 12% delle femmine. L’aspetto positivo è che i tic tendono a scomparire lentamente nel corso del tempo. Come sottolinea la dottoressa Cubo:
Fra gli otto e i nove anni tre bambini su dieci hanno almeno un tic nervoso: ciò è assolutamente normale, se nel giro di qualche mese la manifestazione si esaurisce da sola. Solo se i tic aumentano e si complicano è bene rivolgersi al medico per avere una corretta diagnosi ed eventualmente intervenire. Un tic nervoso “normale”, nei bambini come negli adulti, non richiede farmaci o particolari terapie: occorre considerarlo soltanto come una possibile “spia” di disturbi d’ansia od ossessivo-compulsivi, che sono in effetti più frequenti in questi soggetti. Ma non bisogna farne un dramma.