La televisione nel 2010 rappresenta ormai uno strumento condiviso da persone di ogni età e posizione sociale; poco importa se è rimasta la stessa da anni o se è stata sostituita con lo schermo piatto dell’ultima generazione. L’importante è sapere che in ognuno di noi la tv esercita vari tipi di influenza sulla mente di grandi e piccini e che pertanto va utilizzata nel modo corretto ed evitare abitudini sbagliate che vanno aldilà della semplice influenza psicologica.
Stiamo parlando di una vera e propria educazione e sbagliamo se associamo questo concetto alla semplice sfera infantile; per esempio avete mai provato a stare per una settimana o due senza guardare la tv?
Con un po di buona volontà ci riusciremmo, eppure ne sentiremmo la mancanza e questo ci farebbe riflettere sulle origini di questa pseudo-dipendenza. A volte la risposta sta nella televisione come momento di svago, piacevole da guardare a fine giornata e che, se utilizzata in modo sano non rientra nelle abitudini sbagliate.
Il discorso cambia però se parliamo di tv-dipendenti, cioè di quelle persone che difficilmente potrebbero vivere senza seguire i loro programmi preferiti, solitamente fiction televisive e gossip, ma anche di chi guarda la tv come unico momento di svago; ciò significa leggere raramente o quasi mai, limitare il proprio confronto ed il dialogo con gli altri e rinunciare all’attività fisica.
Per la nostra mente, la nostra salute e spesso anche per il nostro stato d’animo è bene riflettere su quanto tempo passiamo davanti alla tv ed eventualmente limitarlo dando spazio al movimento ed al dialogo; in particolare per i bambini è importante che a tavola la tv sia spenta, in modo da poter parlare con i genitori e che questi seguano con attenzione i programmi visti dai figli, in modo da viverla come un momento di crescita e non di distrazione potenzialmente pericolosa dalla realtà.