Oggi facciamo un excursus temporale per vedere come è cambiato nel tempo il modo di educare, come sono cambiati i genitori e che cosa avviene con il progresso nelle forme di educazione da parte dei genitori verso i figli. La figura del genitore sarebbe cambiata nel tempo, ed evoltasi insieme alla tecnologia.
A parlarne è Darcia Narvaez, docente di psicologia dell’Università di Notre Dame, nell’Indiana. La sua accusa sarebbe contro i genitori del nuovo millennio che avrebbero perso la genuinità rispetto ai genitori di Neanderthal.
Sicuramente una provocazione quella lanciata in questo studio, dove si parla a partire dalla nascita, della figura della donna di Neanderthal, che allattava il figlio fino a 5 anni e che facendo un parto naturale, le era permesso di produrre degli ormoni necessari, per affrontare la cura del figlio per tenerlo quieto e coccolato. La ricerca quindi, mette sotto accusa i nuovi mezzi di intrattenimento, rivelando che i genitori moderni tendono a compensare (o almeno a cercare di farlo) la propria assenza durante la crescita a causa dei ritmi della vita con i mezzi hi tech che sono TV, videogames ed Internet. Purtroppo si legge anche che il contatto fisico tra i bambini ed i genitori è sempre inferiore, al punto che leggiamo che i genitori:
“lo tocca pochissimo, lo passa da una carrozzina a un passeggino, le famiglie sono frammentate e il gioco in libertà è diminuito drasticamente dagli anni ’70 in poi. Questo comportamento produce generazioni fragili, con forti disagi emotivi, e un gran numero depressi, egocentrici, violenti”.
A mettere in guardia i genitori italiani da questo problema è la dottoressa Silvia Vegetti Finzi, docente di Psicologia Dinamica all’Università di Pavia, che ha dichiarato di recente che è meglio evitare babysitter, asilo nido e soprattutto caricare i bambini di attività sportive e creative extra che li allontanano spesso dal rapporto naturale con i figli.