Nascondere i segni del tempo che passa inesorabile è diventata per molti un’ossessione. Una parte di responsabilità sicuramente è da imputare ad una società che attua sempre più campagne denigratorie contro quello che è un fenomeno naturale, da affrontare con serenità e non con timore, paura, ansia, voglia di nascondere ad ogni costo i propri anni come fosse un reato aver superato una certa soglia e non un motivo di orgoglio, di crescita, maturità. Si viene spinti a regredire ad una fase adolescenziale in cui la caccia al brufolo ossessiva è sostituita dall’ansia di smacchiare via le rughe, finanche la più piccola. Se è importante sentirsi e mantenersi in forma, curarsi e non lasciarsi andare ad ogni età, la psicologa american Vivian Diller, autrice di FACE IT: What Women Really Feel As Their Looks Change, ritiene che ci siano invece dei comportamenti lesivi dell’immagine di una persona avanti con gli anni che vanno al di là dell’estetica.
Ad esempio fa riflettere il caso di una donna di 83 anni che è ricorda al bisturi in America. Marie Kolstad, una bisnonna dalla California, ha scelto di sottoporsi ad un intervento di chirurgia estetica di tre ore, spendendo 8000 dollari per rifarsi il seno ed in un’intervista ha detto che così avrebbe reso orgogliosa la sua famiglia con il suo nuovo aspetto che rispecchiava il suo sentirsi giovane dentro. Il punto è: per sentirsi freschi e giovani dentro è necessario apparire come teen ager? Quanto l’aspetto fisico influisce sullo spirito? A volte, spiega la psicologa, è sintomo di aridità dover scovare stimoli nuovi nell’estetica mentre ad esempio l’esperienza, la saggezza, la forza acquistata in tanti anni potrebbero trovare il modo di confluire in nuove passioni, nella carriera, nelle amicizie. La Kolstad è invece convinta che per attrarre un nuovo compagno le tette siano l’aspetto fondamentale.
E non è l’unica. Secondo il New York Times sono tantissimi i sentattenni, gli ottantenni ed i novantenni che ricorrono a liposuzioni, lifting e si rifanno il seno. La chirurgia plastica può in qualche modo aumentare l’autostima, è vero, ma non ci sono prove sufficienti dell’effetto che ha sugli anziani. Il fatto poi che una bisnonna pensi che ai nipoti ed alla famiglia importi delle sue rughe e dei suoi seni è sintomatico di come ormai si leghino anche i rapporti familiari all’immagine che si ha di sé. La psicologa spiega invece che tra i suoi pazienti i familiari si sentono spesso a disagio invece proprio se il nonno si sottopone ad interventi di questo tipo anche perché ci sono sempre rischi per l’anestesia. Spesso gli chiedono: Perché lo fate se vi si ama così come siete?
Ovviamente non è colpa della signora Kolstad e di chi come lei vuole apparire ancora giovane anche ad 80 anni. La colpa è di un fenomeno dilagante e più vasto, spiega l’esperta, ovvero questa cultura dell’antinvecchiamento che ci spinge a negare quell’invecchiare con grazia, fieri della propria maturità fisica e mentale, l’eleganza, il calore, il sorriso di chi è in grado di attrarre con i capelli bianchi e le rughe bene in vista, senza maschere e cerone che coprano l’età, un dato importante di chi siamo oggi grazie a quello che abbiamo vissuto ieri.