Lo stress della dieta dimagrante è una forma di nervosismo molto particolare, con origine nelle rinunce e nelle limitazioni, che innalza il nostro livello di irritabilità e ci porta ad essere più scontrosi ed arrabbiati.
La conferma che chi è sottoposto ad un regime dietetico ipocalorico è molto più suscettibile della norma ci arriva da un recente studio pubblicato dalla rivista Journal of Consumer Research.
Ad effettuarlo un’équipe di ricercatori afferente alla Northwestern University che ha sottoposto un campione di persone, a dieta e non, a tre test, per valutare l’impatto emotivo dello sforzo richiesto per perdere peso.
Il primo esperimento consisteva, in una prima fase, nello scegliere tra una mela ed una barretta al cioccolato. Nella seconda fase ai partecipanti è stato chiesto di selezionare un film da guardare. Ebbene, il primo gruppo, quello che aveva optato per la mela rinunciando al peccato di gola, si orientava verso film con filo conduttore rabbia e vendetta.
Il secondo esperimento poneva davanti alla scelta delle campagne pubblicitarie, alcune improntate alla trasmissione di messaggi di tristezza, altre indirizzate a far paura, ad esempio una campagna per raccogliere fondi contro la criminalità. Le persone a dieta hanno scelto, anche in questo caso, un sentimento attivo come la paura.
Terzo esperimento coinvolgeva i messaggi pubblicitari per testare l’irritabilità dei partecipanti. Inutile dirlo, chi era a dieta risultava molto meno tollerante e più suscettibile agli slogan.
Morale della favola, per gli autori, è che bisognerebbe studiare campagne contro l’obesità che utilizzino messaggi più positivi, per alleggerire la tensione. Chi è a dieta utilizza tutto il suo autocontrollo per rinunciare ad alcuni cibi ed esaurisce la pazienza. Per evitare di soffrire lo stress della dieta, meglio optare per cibi sani e genuini che trasmettono buon umore, e fare attività fisica, ottimo antistress che riattiva il metabolismo e ci consente di concederci anche la barretta di cioccolato al posto della mela. Fondente amaro, fermo restando, è meglio.
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