Tornando a bomba sul nostro excursus nel mondo del successo, andiamo a porre queste famose domande che possono aiutarci a diventare leader in determinate situazioni, nella vita privata, in quella lavorativa e soprattutto in quella sociale. La prima domanda è sicuramente legata a quali obiettivi ci vogliamo porre. Avere un’idea chiara di quello che si vuole fare e soprattutto progettare il futuro rimanendo con i piedi per terra e soprattutto considerando gli imprevisti già aiuta tanto. Porsi degli obiettivi di breve scadenza per potere ogni tanto fare il punto della situazione e domandarsi se si sono portati a termine gli obiettivi oppure è il caso di ricominciare da zero.
Seconda domanda da porsi sicuramente è domandarsi, il cosa si deve fare per avere il successo, o meglio per evitare di fallire nuovamente quando ci siamo persi di strada.
Fermarsi in un punto e rimanere a considerare se stessi solo in quel punto poi è un errore enorme per chi ha ambizioni di successo. Non ci si può limitare a dire: “Io sono questo, sono arrivato a questo punto” e poi fermarsi. E’ importante capire chi si vuole essere e soprattutto quale posizione si vuole ricoprire per se stessi e per l’immaginario collettivo. Inoltre, c’è da dire che per raggiungere queste postazioni si deve sempre e comunque lavorare quotidianamente perché l’imprevisto di cui abbiamo già parlato questa mattina, è sempre dietro l’angolo pronto a fare la parte peggiore per se stessi.
Essere leader diventa quindi un tratto fondamentale, un mestiere da svolgere e per arrivare ad esserlo occorre lavorare tanto su se stessi, ma soprattutto sul bene che si può fare agli altri, senza pensare con egoismo a quello che si può diventare per stare solo meglio degli altri.
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